AVIS - Legislazione Trasfuzionale CAVA MANARA |
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Vista la legge 4 maggio
1990, n. 107, concernente la disciplina per le attività trasfusionali relative
al sangue umano ed ai suoi componenti e per la produzione dei plasmaderivati;
Visto il piano per la razionalizzazione del sistema trasfusionale per il triennio
1994-1996, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 1994;
Ritenuto che nel predetto piano, tra gli interventi da compiere al fine di assicurare
una risposta organica e quantitativamente significativa ai problemi che caratterizzano
il settore trasfusionale, è indicata, con particolare riferimento all'obiettivo
dell'autosufficienza nazionale per sangue intero e plasmaderivati, la costituzione
di comitati per il buon uso del sangue presso i presidi ospedalieri;
Attesa l'opportunità di emanare norme di carattere tecnico, uniformi a livello
nazionale, sulla composizione e sui compiti dei predetti comitati;
Visto l'art. 11, comma 1, della sopra richiamata legge 4 maggio 1990, n. 107;
Sentita la Commissione nazionale per il servizio trasfusionale nella seduta
del 27 giugno 1995;
Sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome nella seduta del 3 agosto 1995;
Articolo 1 | Articolo 4 | Allegato1 |
---|---|---|
Articolo 2 | Articolo 5 | Allegato 2 |
Articolo 3 |
a) determinare gli
standard e le procedure per l'utilizzazione del sangue;
b) definire la richiesta massima di sangue per tipo di intervento (MSBOS);
c) promuovere la pratica della trasfusione di sangue autologo (autotrasfusione);
d) coinvolgere organizzativamente le unità operative di diagnosi e cura
su programmi di risparmio di sangue, emocomponenti e plasmaderivati;
e) contribuire al perseguimento dell'autosufficienza di sangue, emocomponenti
e plasmaderivati;
f) definire i controlli di sicurezza e verifica;
g) effettuare la valutazione della pratica trasfusionale nei singoli reparti
(audit-edico);
h) favorire l'informatizzazione del sistema di donazione e trasfusione ospedaliero;
i) stabilire rapporti di collaborazione con i referenti per le attività
trasfusionali delle case di cura private.
Roma, 1° settembre 1995
Io sottoscritto/a ...........................
nato a ................................. il ......../......../........ sono
stato
informato dal dott. ........................................................
che per le mie condizioni cliniche
potrebbe essere necessario ricevere trasfusioni di sangue omologo/emocomponenti
(*),
che tale pratica terapeutica non è completamente esente da rischi (inclusa la
trasmissione
di virus dell'immunodeficienza, dell'epatite, ecc.). Ho ben compreso quanto
mi è stato
spiegato dal dott. ................................. sia in ordine alle mie
condizioni cliniche, sia ai
rischi connessi alla trasfusione come a quelli che potrebbero derivarmi se non
mi
sottoponessi alla trasfusione. Quindi acconsento/non acconsento (*) ad essere
sottoposto
presso codesta struttura al trattamento trasfusionale necessario per tutto il
decorso della
mia malattia. Data .........................................
Io sottoscritto/a ..........................
nato/a a ............................ il ../../... sono stato
informato dal dott. ........................ che per le mie condizioni cliniche
devo essere
sottoposto ad un trattamento terapeutico con emoderivati, che tale pratica terapeutica
non
è completamente esente da rischi (inclusa la trasmissione di virus dell'immunodeficienza,
dell'epatite, ecc.). Ho ben compreso quanto mi è stato spiegato dal dott.
................................................ in ordine alle mie condizioni
cliniche, ai rischi connessi
alla terapia e a quelli che potrebbero derivare non sottoponendomi al trattamento.
Quindi
acconsento/non acconsento (*) ad essere sottoposto al trattamento terapeutico
con
emoderivati, necessario per tutto il decorso della mia malattia. Data ....................................