... i mestieri                                                 Cava Manara
 
 

'l Famèi

Il mungitore - famèi - poteva abitare in cascina e avere un rapporto di lavoro fisso oppure essere un "famei de fàgot", cioè un lavoratore saltuario che si spostava in bicicletta con il suo fagotto attaccato alla sella da una stalla all'altra.
Il lavoro del mungitore era assai impegnativo e comportava la prestazione di un lungo apprendistato senza paga. Si svolgeva in due turni; generalmente il primo era di notte, tra l'una e le cinque o le sei, e il secondo al pomeriggio tra le due e le sei o sette di sera. L'orario non era, però, ben definito, poichè oltre alla mungitura, bisognava accudire alle bestie. Tutti i lavori di stalla: mungitura, pulizia, traspolto dell'erba e del letame, trasporto del latte al caseificio, venivano svolti a mano.
Egli doveva muoversi continuamente, passando dal caldo della stalla al freddo dell'esterno, perciò era facile che si ammalasse di bronchite. Doveva tenere ben pulite la mucche da latte, lavarle, spolverarle, predisporre la lettiera.
Per la mungitura si legava alla vita con una corda, uno sgabellino con una gamba sola, si sedeva sotto il ventre dell'animale, appoggiava la testa alla bestia e con le mani manipolava le mammelle fino a far uscire il latte che finiva nel secchio posto tra le gambe dell'uomo. Dopo la mungitura di ogni mucca travasava il latte in un recipiente più grande che veniva poi trasportato al caseificio della cascina per essere lavorato e trasformato in burro e formaggi. Oltre alla paga, il mungitore riceveva ogni giorno un litro di latte.