... in breve                                                   Cava Manara
 
 

Cenni Amministrativi

Cava Manara è un comune di 6.750 abitanti (fonte ISTAT 1/1/2019) della provincia di Pavia con una densità di 391,09 ab/kmq. Si trova presso il Po, alta sul bordo del terrazzo alluvionale con una altezza media di 79 m s.l.m. ed una superficie di circa 17,26 kmq, non lontano dalla confluenza del Ticino, al confine tra la Lomellina e la piccola regione del Siccomario.
L'attuale Cava Manara comprende le frazioni; Mezzana Corti, Rotto, Tre-Re, Torre dè Torti e i nuclei: Brondelli, Spessa, Mandella, Bivio Cava, Aliarolo, Gallo, Dossi, Borra, Casotti, Favone, Rami e Dogan; si estende su un territorio di circa 1.746 ettari, dei quali, circa 1.240 coltivati a grano, mais, riso, foraggi e pioppeti.
Il commercio è attivo, basti pensare che il mercato in piazza a Cava Manara è stato istituito nel 1817 con un decreto di Vittorio Emanuele I°. Meno vivace invece la situazione nel settore industriale con un caseificio, una torrefazione di caffè e qualche piccola azienda metalmeccanica mentre la rinomata produzione artigianale del Cordial Caffè Manfredi è cessata negli anni ottanta. Una consistente parte della popolazione attiva è occupata quindi, nelle vicine città di Pavia e Milano. Il paese dispone di una discreta serie di servizi pubblici, tra i quali vale la pena di ricordare, la Biblioteca Comunale, fondata nel 1971. Un illustre figlio di questo paese è il celebre matematico Antonio Bordoni. Egli nacque il 12 luglio 1788 a Mezzana Corti dove la famiglia possedeva terre e case. Morì a Pavia il 26 marzo 1860 all'età di 72 anni.

 

Cenni storici

Cava è nota fin dal XIII secolo, quando apparteneva al territorio soggetto a Pavia, incluso nella podesteria o squadra di Sommo, nella regione della Lomellina; amministrativamente però la squadra di Sommo era aggregata all'Oltrepò Pavese. Era allora detta Cava Taverna. Nel 1466 fu infeudata alla famiglia Eustachi di Pavia, passando attorno al 1650 ai marchesi Olevano, che terranno il feudo sino all'abolizione del feudalesimo nel 1797. Il territorio di Cava apparteneva allora alla Lomellina, ai confini con il Siccomario; nel 1707 esso passò con la Lomellina ai Savoia, mentre il Siccomario, con l'Oltrepò da cui dipendeva amministrativamente, restava allo Stato di Milano. Nel 1743 anche questo territorio, che comprendeva alcune delle attuali frazioni di Cava, passò al territorio sabaudo. Sotto i Savoia continuò a far parte della provincia di Lomellina, e dal 1859 fu incluso nella Provincia di Pavia. Nel 1863 prese il nuovo nome di Cava Manara in onore di Luciano Manara, che vi aveva combattuto nel 1849. Nel 1871 al comune di Cava Manara furono aggregati i soppressi comuni di Torre de' Torti e di Gerrechiozzo.

  • Torre de' Torti (CC L266), di origini medievali, fece parte dello stesso feudo di Cava, appartenente agli Eustachi e poi agli Olevano. Divenne particolarmente nota nel XVIII secolo, poiché, situato com'era ai confini tra la Lomellina e il Siccomario, insieme ad altri tre piccoli centri (San Fedele e Travedo, frazioni di Sommo, e Campomaggiore, fraz. di Carbonara al Ticino), quando la Lomellina passò ai Savoia, l'Austria (padrona del Milanese) rifiutò di consegnare queste quattro terre, ritenendole parte del Siccomario. Per un certo tempo (1710-1738) dunque questa zona rimase senza padrone, divenendo un rifugio di malviventi. Solo dopo alcuni anni, grazie alla mediazione inglese, la questione fu risolta a vantaggio dei Savoia. Nel 1871 il comune fu aggregato a Cava Manara.

  • Gerrechiozzo, o Gerre Chiozzo (CC D992), sorse probabilmente dall'unione di due paesi (era detto infatti Gere e Chiozzo), di incerta localizzazione (infatti quello che attualmente è detto Gerrechiozzo si chiamava un tempo Rotto di Rea). Era uno dei numerosi piccoli comuni del Siccomario, infeudato fino al XVIII secolo ai Beccaria. Tra il 1707 e il 1743 il confine di Stato tra lo stato sabaudo e il Milanese austriaco passava tra Gerrechiozzo e Cava: dal 1743 anche Gerrechiozzo passava ai Savoia. Nel XIX secolo, aperta la nuova strada del ponte sul Po (attuale statale dei Giovi), su di essa si andò sviluppando il nuovo centro di Tre Re, così detto da un'osteria di tale nome, che divenne capoluogo del comune. Nel 1838 a questo comune venne aggregato quello di Mezzana Corti, ma nel 1871 fu abolito e unito a Cava Manara.

  • Mezzana Corti ebbe una storia molto tormentata a causa del vicinanza del Po. Esso formava, all'inizio del XVIII secolo, un'ampia ansa a sud di Mezzana, fino a comprendere un tratto dell'attuale comune di Bressana Bottarone, e all'interno di essa sorgeva un grosso paese detto appunto Mezzana Corti, presso l'attuale Cascina Bella di Bressana; tale comune comprendeva anche Bottarone, oltre il Po. Verso la metà di quel secolo il Po tagliò l'ansa, e solo un breve territorio rimase a nord del Po; quando poi i confini amministrativi (1800) furono riportati sul Po, al comune di Mezzana Corti rimaneva solo una piccola parte del territorio originario, quello appunto rimasto a nord del Po. Qui si era andato nel frattempo sviluppando il nuovo paese. Esso rimase un comune solo fino al 1838, poi fu unito a Gerrechiozzo.

I primi abitanti del territorio di Cava furono i Levi, della tribù dei Liguri, amanti delle armi, che vivevano soprattutto di agricoltura, caccia e pesca. Ai tempi dell'impero romano, Cava, trovandosi su una biforcazione di due importanti vie di comunicazione, si avvantaggia moltissimo della presenza dei molti forestieri di passaggio.

All'originario nome di Cava viene aggiunto, con regio decreto del 15 marzo 1863, l'appellativo di "Manara", a ricordo dell'eroe contraddistintosi in un fatto d'armi che si svolge proprio da quelle parti. E' infatti tra Cava e Mezzana Corti che il Manara, alla testa di un manipolo di bersaglieri lombardi, da lui creati, sostiene una cruenta guerriglia contro forze austriache, a lui superiori per numero e armi, riuscendo a passare il Po su un ponte di chiatte, che viene subito distrutto e bruciato, rimanendo poi a presidio della zona conquistata. Tale episodio è ricordato con una lapide bronzea, tuttora esistente nella piazza del paese.

Perchè Manara

Nella seduta del 24 luglio 1862, il Consiglio Comunale di "Cava" decise, per l'avvenire, di aggiungere alla denominazione del paese il cognome di Luciano Manara, eroe del nostro Risorgimento, che aveva combattuto a Cava e a Mezzana Corti nel marzo 1849 al comando di un battaglione di bersaglieri, contro gli Austriaci.

Questa deliberazione fu poi approvata da Vittorio Emanuele II°, con Regio Decreto del 15 marzo 1863. Il Comune di “Cava Manara" in quel periodo non comprendeva: Gerrecchiozzo (Rotto), Mezzana Corti e Torre dè Torti che erano altrettanti Comuni con relative Amministrazioni. Nel 1868, secondo un Decreto che esigeva che i comuni non avessero meno di 1500 abitanti si realizzò l'unione cosi come è oggi. Già fin dall'anno 1838 Mezzana Corti era stata incorporata da Gerrecchiozzo; ora si trattava di unire gli altri due comuni a Cava Manara e questo si fece con una delibera il 14 febbraio 1868 presenti i sindaci e i consiglieri di Gerrecchiozzo e Torre dè Torti.

I monumenti e le opere d'arte

La Chiesa parrocchiale di Cava, sorta sulle rovine dell'antico Oratorio dei martiri Cosma e Damiano, sorge nella vasta piazza del paese, ed è dedicata a Sant'Agostino. Narra infatti la leggenda che, durante il passaggio delle spoglie del Santo dirette a Pavia, egli appare a quaranta pellegrini, che lo vedono uscire dalla chiesa in abiti pontificali dicendo "Io sono Agostino"; i cavesi allora lo eleggono a loro patrono.

A fianco della chiesa, a sinistra della strada provinciale, su un cucuzzolo dal quale si dominano le colline dell'Oltrepò e la vallata sottostante, sorge il palazzo Olevano. Gli Olevano erano una nobile e antichissima famiglia, risalente all'anno mille, il cui capostipite, Uberto Olevano, ottenne numerosi privilegi da Federico Barbarossa per la sua fedeltà all'imperatore. Cava perde l'appoggio di questa grande famiglia dopo che l'ultimo feudatario, Uberto IV, venduta ogni proprietà, si allontana dal paese.

Le Frazioni

Il Comune comprende le frazioni di Torre dei Torti, Spessa e Brondelli, Casotti, Aliarolo, Gerrecchiozzo, Mezzana Corti e Rotto.

Gli eventi e le manifestazioni

A Febbraio è da segnalare il Carnevale Cavese.
A fine Marzo è da segnalare la Fiera di Primavera detta di Sant'Albino.
A fine Giugno è da segnalare la Festa della Birra.
Ai primi di Settembre è da segnalare la Sagra di Sant'Agostino
e la settimana successiva il Palio delle Contrade.

Le strutture turistiche

Alberghi e ristoranti
Le Gronde Via Togliatti, Fr. Tre Re - Cava Manara 0382/553.942
Hotel Motel Del Duca Via Togliatti, Fr. Tre Re - Cava Manara 0382/553.695
Ristoranti
Tre Re Via Togliatti, 47 Fr. Tre Re - Cava Manara 0382/553.341
Da Gigi Via Fermi, 2 Mezzana Corti - Cava Marana 0382/454.525